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Il contributo clic viene erogato serve a far fronte a vari ordini di bisogni, da quelli primari a quelli formativi. Il costo di un sostegno a distanza viene calcolato in funzione dell’ammontare necessario per fornire al beneficiario ciò di cui ha bisogno, in relazione anche alla sua età: vitto, vestiario, spese sanitarie, contributi per la frequenza della scuola, materiale didattico, formazione professionale, assistenza psico-sociale, etc.
Ogni Paese in cui viene avviato un progetto di sostegno a distanza è caratterizzato inoltre da condizioni economiche generali e infrastrutturali differenti, che determinano un costo medio della vita molto diverso da Paese a Paese. (Abbà calcola una media generale, per tutti i bambini, fissando la quota minima di 27,5 € al mese / 330 € annui.)
Le Associazioni che si occupano di sostegno a distanza sono organizzazioni non profìt, che, proprio per la loro natura e le loro finalità, hanno come preoccupazione primaria il trasferimento ai beneficiari della massima parte dei fondi che raccolgono. Tuttavia, per la gestione dell’attività, (prevalentemente le attività di raccolta fondi e di rapporto con beneficiari e sostenitori) devono necessariamente trattenere una quota sui contributi ricevuti; tale quota in condizioni normali si aggira intorno al 20% del totale dei contributi ricevuti.
L'impegno che si prende, nel momento in cui di decide di sostenere un bambino a distanza, è in primo luogo di ordine morale. Scegliere di dare un contributo economico a un bambino in difficoltà significa soprattutto decidere di volersi prendere cura del suo futuro, di voler condividere, anche se da lontano, la sua esistenza, le sue aspettative verso la vita.
Significa credere che ogni essere umano ha di ritto a una vita dignitosa e ad avere l'opportunità di crescere e svilupparsi nel proprio tessuto sociale.
Nella prospettiva di un impegno all'accompagnamento educativo e formativo nei confronti di un bambino in difficoltà, la durata dovrebbe essere di lungo periodo, ovvero tutto il tempo che serve per sostenere gli studi e le necessità del beneficiario, fino all’inserimento nel mondo del lavoro. Possono, tuttavia, verificarsi circostanze, nel corso del tempo, per cui il sostenitore può non essere più in grado di proseguire il sostegno e quindi può interrompere il contributo in qualsiasi momento.
Viceversa, può accadere anche che il bambino che si sta sostenendo debba essere sostituito. Ciò capita molte volte a causa della situazione economico- sociale del Paese in cui il bambino vive, che costringe la famiglia a spostarsi per cercare opportunità di lavoro e diventa di conseguenza impossibile, per l’Associazione, seguire da vicino la situazione e fornire al sostenitore le garanzie necessarie.
Gli aggiornamenti sulla situazione familiare, sociale e scolastica del bambino sono normalmente a cadenza semestrale. In aggiunta a ciò, le Associazioni che si occupano di sostegno a distanza forniscono ai propri sostenitori informazioni sul Paese e sui corrispondenti locali attraverso la newsletter e la pubblicazione di notiziari associativi.
La comunicazione con il beneficiario avviene solitamente con il tramite dell’Associazione in Italia.
Abbà permette inoltre ai propri sostenitori, se lo desiderano, di corrispondere con il minore direttamente, attraverso l’invio della corrispondenza alla sede del partner locale che provvederà a consegnarla ed eventualmente tradurla al bambino.
Abbà richiede ai propri corrispondenti locali rapporti dettagliati sulla gestione dei progetti di sostegno a distanza, sia dal punto di vista educativo sia da quello economico, di cui viene data informazione ai sostenitori.
Per quanto riguarda Abbà tali informazioni vengono ricevute semestralmente: una scheda di rendicontazione economica con la descrizione delle spese di gestione del progetto sostenute dal partner nel periodo, con informazioni sulla vita familiare e personale dei beneficiari e sui loro progressi scolastici.
L’Associazione dà inoltre informazione puntuale sui contributi ricevuti attraverso la diffusione del bilancio associativo.
Abbà ha contatti diretti e frequenti con i corrispondenti locali nei Paesi in cui operano. Per assicurare che i progetti di sostegno a distanza vengano gestiti secondo le finalità associative, i responsabili dei Paesi in cui l’Associazione è presente si recano inoltre periodicamente sul posto, per verificare l’operato dei corrispondenti locali, conoscere le realtà sociali e familiari dei beneficiari e per fornire assistenza e formazione ai corrispondenti.
Ricordiamo che per ricevere la ricevuta della donazione, valida ai fini di detrazione fiscale, è necessario lasciare all'associazione il proprio indirizzo postale.
Scopri come fare per sostenere un bambino a distanza.